23 aprile 2017

Giornata Mondiale del Libro e delle Rose, storia e tradizioni legate alla ricorrenza del 23 aprile

La Giornata Mondiale del Libro e delle Rose è l'evento del 23 aprile che ha per oggetto la celebrazione della cultura in forma scritta. Scrittori, lettori ed editori di tutto il mondo si riuniscono nel ricordo della scomparsa di tre degli autori più influenti di sempre (Shakespeare, de Cervantes e de la Vega), cogliendo l'occasione per rendere omaggio alla lett(erat)ura. L'offerta di case editrici, circoli culturali e librerie è ampia: c'è chi partecipa forum e conferenze, chi si prenota per flash mob e spettacoli, e ancora chi preferisce approfittarne per sbrogliare la propria reading list.

8 marzo 2017

Che Dio ci aiuti, la recensione e i perché del successo

Doppio lieto fine per Che Dio ci aiuti, la cui ultima puntata ha fatto registrare numeri ben oltre le aspettative (5,9 i milioni di telepresenti, per uno share pari al 23,72%). Non solo: la fiction di Rai 1 si è dimostrata in grado di tenere testa persino alla sempiterna soap dell'ammiraglia avversaria, battendola con uno scarto di poco meno di 2,5 milioni.

28 febbraio 2017

Il commissario Montalbano: Un covo di vipere... Come voleva la prassi

Torna in tv Il commissario Montalbano, certezza indiscussa del palinsesto di Rai 1. E se scrivere Montalbano è facile, scrivere di Montalbano non lo è affatto.

«Scrivere Montalbano è facile», esordiva Andrea Camilleri in un'intervista tv di qualche tempo fa. «Solito commissariato, solito corpo di polizia, solito registro narrativo: ecco pronto metà romanzo». Quel che varia, come in ogni ricetta, è la farcitura: che piaccia o meno, de gustibus; del resto, la trama non è che un elemento di contorno.

10 gennaio 2017

Canto di Natale in mille battute: prima classificata!

Recentemente ho preso parte all'iniziativa "Festeggia il Natale" di Rizzoli. Di seguito il mio contributo vincitore: come sarebbe andata se Scrooge non avesse ricevuto in visita i famigerati tre spiriti?

18 dicembre 2016

Top 3 libri da regalare a Natale

Parlando di regali, un libro è un perfetto compromesso last minute. Sì, ma quale scegliere?

Come stereotipo detta, non è Natale senza una buona lettura davanti al camino. E se in Islanda regalare un libro è d'obbligo, tra gli italiani tale tradizione va diffondendosi tanto quanto la concezione del bestseller come salvifico ripiego dell'ultimo minuto. Volendo però evitare di scadere nel grottesco avendo sciaguratamente dato credito alle classifiche dei più venduti, è in ogni caso possibile ripiegare sui titoli a tema. Che si tratti del classico romanzo di formazione dickensiano o dell'economica (ma non proprio) raccolta di gialli con ambientazione smodatamente luminosa e addobbata, basta un fiocco sulla copertina perché un libro sia pronto per la sua impersonale comparsata sotto l'albero.

17 dicembre 2016

L'et(n)ica del multiculturalismo

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». Questo quanto sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana all'articolo 3 comma 1, che dispone altresì l'intervento dello Stato laddove tale norma si ritenga violata: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana».
La presa delle distanze dell'individuo dalla società arriverebbe dunque a ledere il suo personale sviluppo, senza contare il danno collaterale recato alla società stessa.

21 novembre 2016

L'inverno dei migranti

Molte rondini erano partite; altre partivano. Eravamo giunti in tempo per salutare l'ultimo stormo.
Tutti i nidi erano abbandonati, vacui, esanimi. Qualcuno era infranto, e su gli avanzi della creta tremolava qualche piuma esile. L'ultimo stormo era adunato sul tetto lungo le gronde, e aspettava ancóra qualche compagna dispersa. Le migratrici stavano in fila su l'orlo del canale, talune rivolte col becco, altre col dorso, per modo che le piccole code forcute e i piccoli petti candidi si alternavano. E, così aspettando, gettavano nell'aria calma i richiami. E di tratto in tratto, a due, a tre, giungevano le compagne in ritardo. E s'approssimava l'ora della dipartita. I richiami cessavano.
Un'occhiata di sole languida scendeva su la casa chiusa, su i nidi deserti. Nulla era più triste di quelle esili piume morte che qua e là, trattenute dalla creta, tremolavano.
Come sollevato da un colpo di vento subitaneo, da una raffica, lo stormo si levò con un gran frullo di ali, sorse nell'aria in guisa d'un vòrtice, rimase un istante a perpendicolo su la casa; poi, senza incertezze, quasi che davanti gli si fosse disegnata una traccia, si mise compatto in viaggio, si allontanò, si dileguò, disparve.
(L'innocente, Gabriele D'Annunzio)